Con provvedimento del Procuratore dell’11 aprile 2016 il coordinamento dell’Ufficio Affari Civili (esclusa la materia economica) è stato assegnato al Procuratore Aggiunto che coordina il “gruppo reati contro la libertà sessuale, la famiglia, i minorenni e le vittime vulnerabili”.
La competenza è stata poi anche estesa ai magistrati del gruppo specializzato “antiviolenza” a seguito delle nuove competenze attribuite al P.M. ordinario dalla L. n. 219/2012 in attuazione del disposto dell’art. 38 disp. att. c.c. (come modificato dall’art. 3 comma 1 della legge 10 dicembre 2012 n. 219) secondo il quale: “per i procedimenti di cui all’art. 333 c.c. resta esclusa la competenza del tribunale per i minorenni nell’ipotesi in cui sia in corso tra le stesse parti un giudizio di separazione o divorzio o giudizio ai sensi dell’art. 316 c.c.” e che “in tale ipotesi per tutta la durata del processo la competenza, anche per i provvedimenti contemplati dalle disposizioni richiamate nel primo periodo spetta al giudice ordinario”.
Sul piano organizzativo si è così disposto che la trattazione degli affari civili nella materia della famiglia e della volontaria giurisdizione, che è affidata al coordinamento del Magistrato Coordinatore del gruppo antiviolenza, sia anche di competenza di tre magistrati che fanno parte dello stesso gruppo specializzato dei “Delitti contro la libertà sessuale, la famiglia, i minori ed i soggetti vulnerabili”.
In ogni caso, tutti i magistrati assegnati al gruppo specializzato antiviolenza, svolgono turni di presenza al Tribunale Civile, nella materia della famiglia, della volontaria giurisdizione e del giudice tutelare, secondo un calendario mensile predisposto dall’ufficio, e partecipano alle udienze civili nelle quali la presenza del P.M. è ritenuta obbligatoria.
Il nuovo assetto organizzativo e l’ampliamento delle competenze del gruppo specializzato anche al settore civile sono stati ritenuti essenziali al fine di assicurare un necessario coordinamento tra diverse autorità giudiziarie soprattutto ai fini della tutela dei minori.
Rapporti con il Tribunale Civile, il Tribunale e la Procura per i Minorenni di Roma
Il coordinamento con il Tribunale ordinario, sia penale che civile, e con la Procura ed il Tribunale per i minorenni ha assunto nella pratica un rilievo fondamentale poiché si va a saldare con il tema, fondamentale, della effettività della tutela e protezione delle vittime di violenza domestica, soprattutto dei minori.
Per questa ragione la Procura ed il Tribunale hanno istituito un “Tavolo permanente interistituzionale di consultazione e confronto per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e domestica”, al quale partecipano anche: il Tribunale e la Procura per i minorenni di Roma, le Forze di Polizia, l’Ordine degli Avvocati di Roma, i Centri Antiviolenza, le Associazioni che gestiscono i Centri Antiviolenza e le case rifugio della Regione Lazio ed altri Organi istituzionali, tra i quali anche il Garante per l’Infanzia della Regione Lazio.
Nell’ambito del “tavolo interistituzionale”, poiché a causa della mancanza di un indispensabile collegamento informatico tra gli uffici giudiziari competenti è difficile garantire uno scambio tempestivo di informazioni tra uffici giudiziari, è stato sottoscritto in data 11 giugno 2018 un “Accordo di collaborazione” con il quale si consente alle autorità giudiziarie interessate, attraverso l’accesso ad alcune banche dati civili, l’acquisizione delle informazioni necessarie per il tempestivo accertamento della competenza soprattutto nell’adozione di provvedimenti urgenti a tutela dei minori.
Condividendo l’invito contenuto nella Risoluzione del Consiglio Superiore della Magistratura del 9/5/2018 “in tema di organizzazione e buone prassi per la trattazione dei procedimenti relativi a reati di violenza di genere e domestica”, al rafforzamento della cooperazione interna al sistema giudiziario, i partecipanti al Tavolo Interistituzionale hanno condiviso l’esigenza di adottare “linee guida “ riguardanti le seguenti principali problematiche:
rapporti tra Giudice civile, ordinario e minorile, e Pubblico Ministero ordinario e minorile, nelle ipotesi di situazioni familiari caratterizzate da violenza;
rapporti tra Giudice civile, ordinario e minorile, e Giudice penale nei casi di contemporanea pendenza di giudizi civili e di procedimenti penali a carico di una delle parti del procedimento civile e in danno dell’altra o dei figli minori, con conseguente rischio di adozione di provvedimenti tra loro confliggenti;
rapporti tra il Giudice civile, ordinario e minorile, ed il Pubblico Ministero, ordinario e minorile, nei procedimenti di cui all’art. 38 comma1° disp. att. c.c.;
rapporti tra Autorità Giudiziaria Minorile e Procura Ordinaria, così come previsti dall’art. 609 decies c.p..
In data 8 maggio 2019 i partecipanti al Tavolo hanno sottoscritto le “linee guida operative” che regolano i rapporti tra uffici giudiziari civili, ordinari e minorili, e uffici giudiziari penali competenti nel circondario di Roma nelle ipotesi di violenza domestica e di genere, predisposte da un Tavolo costituito “ad hoc” e presieduto dal Magistrato Coordinatore del gruppo specializzato di questa Procura.